VIAGGIO NELLA TERRA DEI MORTI kashimada Maki

VIAGGIO NELLA TERRA DEI MORTI, di kashimada Maki (E/O

Il libro racchiude due racconti lunghi che permettono al pubblico di lettori italiani di conoscere ed apprezzare una delle nuove voci del panorama letterario giapponese.

Kashimada Maki non si discosta troppo dai suoi più famosi scrittori connazionali e con uno stile riconducibile al filone intimista giapponese ci trasporta nella vita e nelle emozioni più profonde dei suoi protagonisti.

A differenza di altri autori il suo stile comprende pennellate di linguaggio più forti, più moderne, utilizzate in maniera sapiente e puntuale per arricchire i colori emotivi dei suoi protagonisti.

Nelle due storie certamente le figure principali ,siano esse positive o negative ,sono quasi totalmente donne.

Giovani donne giapponesi che affrontano e vivono il grande cambiamento culturale che ha segnato il paese negli ultimi decenni.

In viaggio nella terra dei morti la protagonista affronta un percorso a ritroso nella memoria soggiornando in un hotel caro alla sua famiglia, in compagnia del marito disabile, nella speranza di scoprire tracce di tenerezza nel passato della sua famiglia disfunzionale

“Non stava cercando qualcosa che le piacesse.[..]Si sentiva fuori luogo e ogni sua azione le appariva forzata, ma non poteva rimanere immobile dove era. Neanche se fosse stata in attesa del momento in cui poter raccontare al marito tutte le ingiustizie e le assurdità vissute fino a quel momento.”

In Novantanove baci la voce narrante e’ la quarta di quattro sorelle, ognuna in cerca della propria individualità difficile da raggiungere poiché intrappolate in un rapporto esclusivo e morboso che le ingloba e le avvolge come caramello bollente.

“Mejo, Moko, Yoko. Mie affascinanti sorelle. Vi imploro, uccidetemi. Riducetemi in brandelli. Provi a figurarmi una scena. Le mie amate sorelle che giocano a piacimento col fallo che non ho. Dopo qualche istante diventiamo un corpo solo e io sparisco. Forse significa che le amo.”

Recensione di Annachiara Falchetti

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