IL LETTORE DELL’ACQUA, di Silvia Tebaldi (Zona 42 – febbraio 2023)
È un afoso agosto a Bologna, potrebbe essere il 2050 o il 2060. Potrebbe essere domani. La città è una terra desolata. Paura e smarrimento, i sentimenti che serpeggiano fra gli abitanti.
Il Guasto ha reso difficile comunicare, ha interrotto bruscamente le connessioni, modificato radicalmente le relazioni umane.
Una malattia sconosciuta colpisce le donne ottundendone i sensi. Una misteriosa forza dell’ordine sorveglia e controlla, costringendo le sospette di contagio a ricoveri forzati.
Una breve novella, una storia di Resistenza che suggerisce numerosi spunti e che lascia aperte molte porte. Come tutto ha avuto inizio? Quali le cause del Guasto? Quali e quante le possibilità di sopravvivenza?
Al suono di queste domande, noi lettori ci abbandoniamo a questa esperienza sensoriale, fatta di luci e odori, al suono di una lingua musicale e vivace.
Percorriamo i vicoli stretti della città, attraverso le Porte delle mura, lungo l’ettagono irregolare dei viali che abbracciano il centro storico.
Scendiamo fra i molti canali sotterranei, una volta navigabili e oggi seminascosti, in una città nata fra due corsi d’acqua.
Camminiamo a testa alta, lo sguardo all’insù, in attesa di una imminente eclissi, sotto sentieri celesti tracciati da costellazioni luminescenti.
Silvia Tebaldi
“Il lettore dell’acqua”
Zona 42.
Recensione di Valerio Scarcia
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