HO AMATO ANCHE LA TERRA – Maura Chiulli

HO AMATO ANCHE LA TERRA, di Maura Chiulli (Hacca – maggio 2023)

“Che ti manca? Se solo sapessi chiedermelo senza il tono di mia madre, senza l’espressione di chi mi vede come una bambina irriconoscente che sputa in faccia a Dio. […] C’è una bambina intrappolata nella mia gola, è lei che supplica carezze e mi chiede di mangiare, di portare dolcezza. “

Ho amato anche la terra è la storia di una donna combattuta tra il senso del dovere e i propri desideri che non si permette neanche di pensare.

È la storia di un corpo, il Corpo, che la limita e la protegge in un perverso gioco della sua mente.

Un corpo grasso, molto grasso che la rende pigra, depressa, socialmente ai margini.

È la storia di una città, Roma, che se non ti ha dato i natali può essere più matrigna che madre.

È il racconto di una città abruzzese sul mare da cui si fa di tutto per sfuggire da giovani ma che poi diventa forse l’unico posto sicuro dove tornare per dare spazio a quei sogni che da adolescente pensavi si sarebbero avverati solo lontano da lì

È una madre che ama senza saperlo dire, che mette in discussione ogni scelta di questa figlia ai suoi occhi non adeguata perché non rispondente a canoni estetici classici.

Ho amato anche la terra è un libro ben scritto, con una insolita capacità di rendere materiche le immagini che descrive

Venendo ora alle dolenti note, vista la tematica trattata, è inevitabile il confronto con Il giusto peso di Kiese Laymon o il più conosciuto Il peso di Liz Moore e dal confronto il romanzo italiano ahimè ne esce assolutamente perdente.

La capacità evocativa e la potenza emotiva dirompente dei due libri di giovani autori americani sono indimenticabili. I loro personaggi in lotta con il peso e con la vita ti restano dentro e continuano a parlarti anche a lettura finita. Lo stesso non può dirsi per questo libro.

Recensione di Annachiara Falchetti

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