LA PRINCIPESSA E IL PESCATORE – Minh Tran Huy

La principessa e il pescatore, di Minh Tran Huy (66thand2nd)

Romanzo di una giovane esordiente francese figlia di vietnamiti fuggiti dal paese in guerra. Selezionato per Il premio Goncourt, in Francia ha ricevuto ottime recensioni.

La storia è raccontata in prima persona da Lan, figlia adolescente di due profughi vietnamiti che con tenacia studio e dedizione, si sono costruiti eccellenti carriere accademiche a Parigi. Durante una vacanza studio conosce un giovane vietnamita arrivato con le boatpeople. Questo rapporto di profonda amicizia porterà Lan ad interrogarsi su cosa vuol dire essere stranieri in una terra che non ci ha visto nascere e quanto crescere in una cultura diversa possa allontanare dalle proprie origini. Avere gli stessi tratti somatici, lo stesso colore della pelle, ci rende per forza simili?anche se il destino ci ha fatto nascere e crescere dai lati opposti del mondo?

“Parlavo in vietnamita, certo, con i miei genitori e soprattutto con mia nonna paterna ma la mia lingua era il francese. Il mondo l’avevo conosciuto in francese, leggevo in francese, pensavo in francese. Si poteva davvero parlare di radici quando queste erano state recise il giorno in cui ero venuta al mondo a Clamart,Hauts de Seine?”.

La scrittrice si interroga sulla difficoltà emotiva profonda di tutti quei profughi che, pur avendo raggiunto benessere e pace in un paese ospitante, non possono dimenticare gli orrori delle guerre e gli amici e i parenti che hanno lasciato indietro e sviscera i sentimenti contrastanti di quei figli nati già nella terra d’approdo, che crescono con genitori dilaniati dalla nostalgia e dal senso di colpa. E lo fa portandoci con la protagonista nel suo primo viaggio in Vietnam,dove la storia mai ascoltata prima, della sua famiglia, si mescola con le meravigliose leggende del folklore vietnamita.

“Guardo i miei genitori e mi rendo conto che non sono né vietnamiti ne francesi. Sono cresciuti qui,ma ora che sono tornati, intorno a loro niente è più come prima.Si fa un gran parlare di doppia cultura, di radici da trapiantare in un altro paese, di eredità da preservare anche dopo l’integrazione, ma ci si dimentica che in realtà le persone che nascono in un posto e finiscono per vivere lontano non appartengono a nessun luogo.’

Da leggere perché Minh Tran Huy porta stampato nel DNA il respiro del mondo, come tutti gli artisti che provengono da famiglie multiculturali.

Da leggere perché dentro ci si trova tanto Vietnam,un luogo magico che consiglio a tutti di visitare, certa che anche a voi lascerà il desiderio enorme di tornarci ancora ed ancora ed ancora.

Recensione di Annachiara Falchetti

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