SCONOSCIUTI IN TRENO, di Patricia Highsmith (La nave di Teseo)
Un thriller psicologico come pochi, che mi ha letteralmente scombussolata.
“Sconosciuti in treno” di Patricia Highsmith è un libro del 1950, da cui Hitchcock ha poi tratto il film “L’altro uomo- Delitto per delitto“, che adesso dovrò vedere assolutamente.
“Se credeva pienamente nel male dentro di lui, doveva anche credere in un impulso naturale a compierlo“
È quasi un gioco, un gioco perverso, la trama di questo thriller: un delitto per un delitto, uno scambio, un rendere un favore. Una partita a scacchi lenta, pericolosa, inquietante.
La Highsmith scava nelle personalità dei protagonisti, cura meravigliosamente le atmosfere, le pulsioni, gli sbandamenti psicologici dei suoi personaggi. E intanto ti tiene incollata alle pagine, anche se fa male, anche se la lettura a tratti è angosciante. Il male si può trasmettere, si può esserne contagiati? Ti intrappola nel racconto, ti fa riflettere e ti spaventa.
Non svelo altro della trama, ma è un libro intenso che punta a raccontare il peso dell’influenza emotiva, della manipolazione psicologica, della fragilità umana.
“E questa era la cosa infernale: che la vita di un uomo potesse con tanta facilità essere tutta un’ipocrisia.”
Imperdibile per chi ama i thriller.
Recensione di Lauretta Chiarini
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