SIGNORE E SIGNORI – Alan Bennett

SIGNORE E SIGNORI, di Alan Bennett (Adelphi)

Alan Bennet scrive intelligenti e divertenti libri, ma questi sono dei monologhi, praticamente delle sceneggiature teatrali . Sono soprattutto donne a parlare, c’è un solo uomo. Sono indagini introspettive quasi casuali, distratte, dalle quali emerge una enorme solitudine senza soluzione.

C’è un’impiegata malata, un figlio privo di autonomia, una moglie insoddisfatta, una zitella malmostosa e rompiscatole, un’attricetta svampita, una madre vittima di un figlio carogna, una vecchina fissata con l’igiene fino alle estreme conseguenze.

Gente diversa, insomma, ma accomunata da un sottile e inguaribile mal di vivere, descritto con delicatezza e sensibilità dall’autore, che sembra essere stato nella pelle di tutti loro. Lascia l’amaro in bocca e voglia di vedere la trasposizione teatrale, per sentire dalle parole di qualche bravo attore il dolore nascosto sotto l’apparenza di una banale vita tranquilla.

Di Paola Pulcini

Lascia il primo commento

Commenti