GIOVANE COPPIA SI DIVERTE ALL’APERTO – Aravind Jayan

GIOVANE COPPIA SI DIVERTE ALL’APERTO, di Aravind Jayan (Guanda – aprile 2024)

Ottimo romanzo d’esordio per lo scrittore indiano Aravind Jayan, un dramma familiare ambientato in Kerala narrato in modo esilarante. Il giorno in cui una famiglia della classe media indiana porta a casa una Honda Civic bianca nuova di zecca, scopre che un video hard che ha come protagonisti il figlio maggiore, il ventiduenne Sreenath, e la sua fidanzata Anita, è stato pubblicato online e molte persone lo hanno già visto. Da genitori, sono naturalmente furiosi quando lo scoprono, soprattutto quando parenti e vicini iniziano a comportarsi in modo strano con loro, e cacciano Sreenath di casa.

L’intera saga è narrata dal fratello minore di Sreenath, il ventenne protagonista senza nome, che finisce per diventare una sorta di intermediario indifeso tra suo fratello e i suoi genitori, cercando di riportare la pace e l’ordine in una situazione sempre più difficile. Mentre si tenta di rimuovere il video da Internet, Sreenath inizia a vivere in una casa con alcuni dei suoi amici. Presto la famiglia di Anita incontra i genitori di Sreenath e tra loro nasce molta ostilità. Viene suggerito che la coppia si sposi per ridurre la vergogna e l’umiliazione inflitte a loro e alle loro famiglie. Sebbene i due non ritengano che il matrimonio sia la soluzione al problema, alla fine sono costretti a cedere, ma questo porterà inizialmente solo ad altri problemi.

È una storia che parla dei nostri tempi confusi legati alla tecnologia quella narrata dal giovane romanziere indiano: telefoni cellulari, Internet e social media con i suoi Mi piace e relativi commenti. È difficile anche solo pensare quanto sia cambiata la vita nel corso degli anni. Da un lato, le generazioni più anziane sono ancora radicate nei loro antichi valori, che a loro sembrano virtuosi e moralistici; dall’altro, i giovani devono affrontare pressioni molteplici per crescere alla loro maniera.

Il romanzo getta luce sulla società indiana, in particolare sull’enorme divario generazionale che a volte esiste al suo interno, ma molte sue parti potrebbero essere applicate anche al nostro Occidente. La prosa del libro è di facile lettura e l’autore è davvero dotato di un modo di scrivere molto brillante e con uno stile che si presta ad essere tradotto in un film o in una serie TV. E chissà che qualcuno, prima o poi, lo faccia davvero.

Recensione di Moreno Migliorati

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